Una delle principali frustrazioni dei genitori è la lotta quotidiana per far sì che i bambini si comportino in modo accettabile per noi e per la società. Spesso, per ottenere il comportamento desiderato, ricorriamo a metodi come il paragone, la minaccia, il sarcasmo, o la colpevolizzazione. Ma fermiamoci un attimo e riflettiamo su cosa queste modalità suscitano dentro di noi: se anche noi, da adulti, proviamo sentimenti negativi solo leggendo alcune di queste parole, che effetto avranno mai sui bambini a cui sono rivolte?
![collaborazione genitore figlio](https://static.wixstatic.com/media/2442a7_1ff4ce61ecf9445685ea6cf5cd1d4c56~mv2.png/v1/fill/w_980,h_980,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/2442a7_1ff4ce61ecf9445685ea6cf5cd1d4c56~mv2.png)
Ci sono alternative per favorire la collaborazione?
Esistono metodi più rispettosi per far sì che i bambini collaborino senza danneggiare la loro autostima e senza lasciarli con un peso emotivo negativo? La risposta è SI. Esistono modi più semplici ed efficaci per noi genitori, che non solo rispettano i bambini ma facilitano anche la creazione di un ambiente positivo.
Ora ti invito a fare un esercizio: immagina di tornare a casa e trovare il borsone degli allenamenti, ancora sporco, lasciato proprio davanti alla porta d’ingresso. Quale frase ti verrebbe da dire in quel momento al tuo bambino, che probabilmente non sarebbe d'aiuto?
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Ora, condividerò con te 5 strategie che puoi utilizzare in situazioni simili. Non tutte funzioneranno ogni volta, né tutte si adatteranno alla tua personalità, ma queste cinque abilità contribuiranno a creare un clima di rispetto e a favorire la collaborazione:
Descrivi il problema: Ad esempio, "C'è un borsone all’ingresso". Questo aiuta a far notare il problema senza critiche o giudizi;
Fornisci informazioni: "Il borsone sta intralciando l’ingresso". Dare informazioni è più efficace che giudicare; aiuta il bambino a capire la situazione senza sentirsi attaccato;
Usa una sola parola: "Il borsone". Spesso, una parola è sufficiente per attirare l'attenzione del bambino e ricordargli cosa deve fare. Attenzione però: non usare il nome del bambino in modo accusatorio, altrimenti potrebbe associare il proprio nome a un tono di disapprovazione;
Esprimi i tuoi sentimenti: "Non mi piace dover fare lo slalom per entrare a casa!". Questo aiuta a condividere come la situazione influisce su di te senza attaccare il bambino;
Scrivi un biglietto: "Per favore, rimettimi a posto in camera, così possiamo passare e i vestiti possono essere lavati. Grazie! Il borsone." Spesso, i bambini rispondono bene ai biglietti scritti, soprattutto se il messaggio è gentile e persino giocoso. Questo può anche incoraggiarli a scrivere o disegnare messaggi per voi.
E se i figli non vogliono collaborare?
Nonostante i nostri sforzi, i bambini a volte non sono disposti a collaborare. Quando questo succede, attieniti alla formula più semplice: riconosci i sentimenti del bambino, limita le azioni che non sono appropriate e proponi alternative per superare la situazione di stallo. Spesso, mostrarsi giocosi invece che severi può fare la differenza nel favorire la collaborazione.
![autonomia borsone](https://static.wixstatic.com/media/2442a7_063391b524aa411ba7cda8ab82007473~mv2.png/v1/fill/w_980,h_980,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/2442a7_063391b524aa411ba7cda8ab82007473~mv2.png)
Quando le richieste sembrano non avere effetto, prova a farti alcune domande utili per capire cosa sta succedendo:
La mia richiesta è adeguata all'età e alle capacità di mio figlio? (Posso aspettarmi che un bambino di otto anni sappia svuotare un borsone senza problemi?);
Mio figlio trova la mia richiesta irragionevole? (“Perché mia madre insiste tanto sul borsone? I vestiti non puzzano neanche!”);
Posso offrire una scelta sul quando eseguire l’azione? (“Vuoi sistemare il borsone prima o dopo la tua trasmissione preferita?”);
Sto minacciando punizioni se non esegue la richiesta? Ricorda: minacciare conseguenze rovina il clima di fiducia. Senza fiducia, la collaborazione svanisce;
Posso dare una scelta su come fare qualcosa? (“Preferisci svuotare il borsone in bagno o in camera?”);
Passo abbastanza tempo di qualità con mio figlio, al di là delle richieste? Se tutto il tempo passato insieme è occupato da richieste, la collaborazione sarà molto più difficile.
Creare un clima di fiducia e rispetto
Il nostro obiettivo non è manipolare il comportamento dei bambini perché reagiscano sempre positivamente. I bambini non sono robot, e non sempre risponderanno nel modo che ci aspettiamo, ed è giusto così. Quello che vogliamo davvero è creare un clima emotivo che li incoraggi a collaborare perché sentono che hanno valore e che siamo interessati a loro. Vogliamo mostrare loro un tipo di comunicazione rispettosa, che speriamo che useranno anche con noi, ora, durante l'adolescenza, e da adulti.
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