top of page

Come favorire la collaborazione tra genitori e figli nello sport

Una delle principali frustrazioni dei genitori è la lotta quotidiana per far sì che i bambini si comportino in modo accettabile per noi e per la società. Spesso, per ottenere il comportamento desiderato, ricorriamo a metodi come il paragone, la minaccia, il sarcasmo, o la colpevolizzazione. Ma fermiamoci un attimo e riflettiamo su cosa queste modalità suscitano dentro di noi: se anche noi, da adulti, proviamo sentimenti negativi solo leggendo alcune di queste parole, che effetto avranno mai sui bambini a cui sono rivolte?

collaborazione genitore figlio

Ci sono alternative per favorire la collaborazione?

Esistono metodi più rispettosi per far sì che i bambini collaborino senza danneggiare la loro autostima e senza lasciarli con un peso emotivo negativo? La risposta è SI. Esistono modi più semplici ed efficaci per noi genitori, che non solo rispettano i bambini ma facilitano anche la creazione di un ambiente positivo.


Ora ti invito a fare un esercizio: immagina di tornare a casa e trovare il borsone degli allenamenti, ancora sporco, lasciato proprio davanti alla porta d’ingresso. Quale frase ti verrebbe da dire in quel momento al tuo bambino, che probabilmente non sarebbe d'aiuto?

__________________________________________________________________________________


Ora, condividerò con te 5 strategie che puoi utilizzare in situazioni simili. Non tutte funzioneranno ogni volta, né tutte si adatteranno alla tua personalità, ma queste cinque abilità contribuiranno a creare un clima di rispetto e a favorire la collaborazione:

  1. Descrivi il problema: Ad esempio, "C'è un borsone all’ingresso". Questo aiuta a far notare il problema senza critiche o giudizi;

  2. Fornisci informazioni: "Il borsone sta intralciando l’ingresso". Dare informazioni è più efficace che giudicare; aiuta il bambino a capire la situazione senza sentirsi attaccato;

  3. Usa una sola parola: "Il borsone". Spesso, una parola è sufficiente per attirare l'attenzione del bambino e ricordargli cosa deve fare. Attenzione però: non usare il nome del bambino in modo accusatorio, altrimenti potrebbe associare il proprio nome a un tono di disapprovazione;

  4. Esprimi i tuoi sentimenti: "Non mi piace dover fare lo slalom per entrare a casa!". Questo aiuta a condividere come la situazione influisce su di te senza attaccare il bambino;

  5. Scrivi un biglietto: "Per favore, rimettimi a posto in camera, così possiamo passare e i vestiti possono essere lavati. Grazie! Il borsone." Spesso, i bambini rispondono bene ai biglietti scritti, soprattutto se il messaggio è gentile e persino giocoso. Questo può anche incoraggiarli a scrivere o disegnare messaggi per voi.


E se i figli non vogliono collaborare?

Nonostante i nostri sforzi, i bambini a volte non sono disposti a collaborare. Quando questo succede, attieniti alla formula più semplice: riconosci i sentimenti del bambino, limita le azioni che non sono appropriate e proponi alternative per superare la situazione di stallo. Spesso, mostrarsi giocosi invece che severi può fare la differenza nel favorire la collaborazione.


autonomia borsone

Quando le richieste sembrano non avere effetto, prova a farti alcune domande utili per capire cosa sta succedendo:

  • La mia richiesta è adeguata all'età e alle capacità di mio figlio? (Posso aspettarmi che un bambino di otto anni sappia svuotare un borsone senza problemi?);

  • Mio figlio trova la mia richiesta irragionevole? (“Perché mia madre insiste tanto sul borsone? I vestiti non puzzano neanche!”);

  • Posso offrire una scelta sul quando eseguire l’azione? (“Vuoi sistemare il borsone prima o dopo la tua trasmissione preferita?”);

  • Sto minacciando punizioni se non esegue la richiesta? Ricorda: minacciare conseguenze rovina il clima di fiducia. Senza fiducia, la collaborazione svanisce;

  • Posso dare una scelta su come fare qualcosa? (“Preferisci svuotare il borsone in bagno o in camera?”);

  • Passo abbastanza tempo di qualità con mio figlio, al di là delle richieste? Se tutto il tempo passato insieme è occupato da richieste, la collaborazione sarà molto più difficile.


Creare un clima di fiducia e rispetto

Il nostro obiettivo non è manipolare il comportamento dei bambini perché reagiscano sempre positivamente. I bambini non sono robot, e non sempre risponderanno nel modo che ci aspettiamo, ed è giusto così. Quello che vogliamo davvero è creare un clima emotivo che li incoraggi a collaborare perché sentono che hanno valore e che siamo interessati a loro. Vogliamo mostrare loro un tipo di comunicazione rispettosa, che speriamo che useranno anche con noi, ora, durante l'adolescenza, e da adulti.

8 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page