Come lodare i Figli nello Sport (e nella vita): Strategie per costruire una vera Autostima
- costasergio1

- 28 ott
- Tempo di lettura: 2 min

L’autostima di un bambino — nello sport e nella vita — si costruisce giorno dopo giorno, attraverso piccoli gesti di fiducia, riconoscimento e ascolto. Spesso però, anche con le migliori intenzioni, i genitori e gli allenatori commettono un errore comune: lodano troppo, o nel modo sbagliato.
Eppure, il modo in cui comunichiamo un elogio può fare la differenza tra un bambino che si sente competente e uno che dipende costantemente dal giudizio esterno.
Come Elogiare in modo efficace
Perché la lode funzioni davvero, deve essere specifica, sincera e descrittiva.
1️⃣ Descrivi ciò che vedi o provi.
Invece di un generico “Bravo!”, prova a dire: “Hai continuato a provarci anche dopo aver sbagliato due volte.” “Ho notato che hai incoraggiato il tuo compagno quando ha sbagliato il tiro.”
In questo modo riconosci il comportamento, non la persona. È la differenza tra “Sei bravo” e “Hai fatto qualcosa di buono”.
2️⃣ Aiuta il bambino a riconoscere il proprio valore.
Una lode descrittiva gli permette di capire perché ha fatto bene e di sentirsi fiero del proprio impegno. 👉 Esempio sportivo: “Hai seguito il piano di gioco con pazienza, anche se all’inizio non funzionava. Questa è vera concentrazione.”
Esercizio per Genitori e Allenatori
Prova a rispondere a queste tre domande:
✔️ Qual è un comportamento recente di tuo figlio o atleta che hai apprezzato?
✔️ Gliel’hai fatto notare?
✔️ Se no, come potresti farlo con una frase descrittiva e incoraggiante?
📘 Allenati ogni giorno a riconoscere l’impegno, non solo il risultato.
Errori Comuni da Evitare
⚠️ Lodi generiche o eccessive → “Sei il migliore!” rischia di creare ansia da prestazione.
⚠️ Lodi con il “ma” → “Hai giocato bene, ma potevi segnare di più.” annulla tutto il messaggio positivo.
⚠️ Confronti → “Hai fatto meglio di tuo fratello” non aiuta: spinge alla competizione interna.
⚠️Lodi centrate su di noi → “Sono fiero di te” sposta l’attenzione sul genitore invece che sull’autonomia del figlio.
💡 La vera lode lascia il bambino orgoglioso di sé, non solo approvato dagli altri.
Conclusione
Lodare in modo consapevole non significa “fare complimenti”, ma insegnare a riconoscere il proprio valore. Quando un bambino impara a vedersi capace e competente, cresce un atleta resiliente, motivato e pronto ad affrontare la sconfitta con serenità.
“Un bravo genitore non costruisce un bambino perfetto, ma un adulto che crede in sé stesso.”




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