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La motivazione nello sport: impara a creare un clima ottimale

Negli ultimi anni molti studi sugli aspetti motivazionali nello sport hanno fatto riferimento ad un approccio teorico socio-cognitivo. La teoria maggiormente considerata è stata quella dell’orientamento motivazionale (Achievement Goal Theory; Nicholls, 1984, Ames, 1992), la quale sostiene che ciò che spinge una persona ad agire in una situazione in cui la prestazione è importante è il desiderio di dimostrare competenza (Bortoli e Robazza, 2004).

motivazione dei genitori nello sport

Tuttavia, malgrado la motivazione sia un processo interno alla persona, non è solo il risultato di caratteristiche individuali, ma anche di fattori situazionali, contestuali e relazionali con differenti agenti sociali, come ad esempio i genitori, gli allenatori e i compagni di allenamento (Ames, 1992). Un ambiente (ad es. determinato dai genitori) che si concentra sul miglioramento e sugli sforzi, che considera gli errori come esperienze preziose per l'apprendimento crea un clima orientato al compito. Al contrario, un ambiente che valorizza la vittoria e il confronto sociale favorisce un clima orientato al risultato (Ames, 1992; Elliot & Hulleman, 2018), influenzando il coinvolgimento degli atleti e i successivi risultati psicosociali (Harwood et al., 2015).


Nello specifico, secondo gli studi di McCann e colleghi (2022), sono state identificate 5 categorie di influenza degli agenti sociali:

  1. i fattori relazionali, utili per gli aspetti motivazionali grazie al senso di appartenenza e alla somiglianza con l’agente sociale;

  2. le interazioni interpersonali, dimostrando comportamenti di supporto e facendo corrispondere i loro bisogni e obiettivi con i propri;

  3. il supporto allo sviluppo, sia dal punto di vista tecnico che psicologico, anche e soprattutto al di fuori del campo da gioco ragionando su una prospettiva a lungo termine;

  4. il supporto alla partecipazione sportiva, oltre che per gli aspetti collegati alla logistica ma anche motivazionali;

  5. i feedback e la valutazione, diventando dei punti di riferimento e confronto con cui riflettere sull’esperienze sportive positive e negative.

Per questi motivi i genitori, così come anche gli allenatori, giocano un ruolo fondamentale nella creazione del clima motivazionale influenzando la motivazione, la percezione di competenza, le risposte emozionali e il divertimento dei ragazzi e ragazze nella pratica sportiva (Gould et al., 2008), che possono cambiare nel tempo in base alle varie fasi di sviluppo e crescita dell’atleta (Chan et al., 2012).


Le ricerche (Bois et al., 2005; Xiang et al., 2003; Brustad et al., 2001) hanno evidenziato che:

• il livello di attività motoria dei genitori condiziona quello dei figli;

• l’atteggiamento dei genitori influenza la valutazione dei ragazzi sulla propria pratica sportiva e condiziona motivazione e comportamenti;

• il modo in cui reagiscono a vittorie e sconfitte aiuta i ragazzi ad interpretare l’esperienza sportiva;

• le convinzioni dei genitori sulle capacità sportive dei figli influenzano le convinzioni del ragazzo stesso.


Secondo la teoria dell'autodeterminazione (Deci & Ryan, 1985; Ryan & Deci, 2017), gli individui devono soddisfare 3 bisogni psicologici di base essenziali per un funzionamento ottimale: l'autonomia (cioè che i comportamenti siano percepiti come autogovernati), la competenza (che riguarda la padronanza percepita dei comportamenti) e la relazionalità (cioè il senso di appartenenza percepito e la piacevolezza del contesto). La soddisfazione dei bisogni primari influenza la misura in cui i comportamenti e le azioni individuali sono interiorizzati e percepiti come autodeterminati, influenzando di conseguenza lo sviluppo e il benessere degli individui e la loro motivazione. Pertanto, nutrendo o contrastando tali bisogni psicologici di base dei figli i genitori possono influenzare la qualità della motivazione dei giovani atleti.


Mentre ciascuna di queste teorie ha ipotesi e focus specifici, quando si esaminano le influenze dei genitori nello sport, le teorie vanno spesso integrate (Atkins et al., 2013; Babkes e Weiss, 1999; O'Rourke et al., 2013). Ad esempio, Babkes e Weiss (1999) hanno identificato che i giovani atleti che percepivano gli atteggiamenti e i comportamenti delle loro madri e dei loro padri come più solidali, avevano una maggiore percezione di competenza, motivazione intrinseca e divertimento sportivo. Ma hanno anche mostrato un'associazione non significativa tra atteggiamenti e comportamenti dichiarati dai genitori e motivazione, divertimento e competenza percepita degli atleti. Pertanto, gli autori hanno concluso che la percezione da parte dei bambini degli atteggiamenti e dei comportamenti dei genitori contribuisce in modo più importante alla percezione di sé, agli affetti e alla motivazione rispetto agli atteggiamenti e ai comportamenti riportati dai genitori stessi (Babkes e Weiss, 1999).

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BIBLIOGRAFIA

Ames, C. (1992), Achievement goals, motivational climate, and motivational processes. In G. C. Roberts (Ed.), Motivation in sport and exercise (pp.161-176), Champaign, IL: Human Kinetics.

Atkins, M. R., Johnson, D. M., Force, E. C., & Petrie, T. A. (2013). ‘Do I still want to play?’ Parents’ and peers’ influences on girls’ continuation in sport. Journal of Sport Behavior, 36(4), 329–345

Babkes, M. L., & Weiss, M. R. (1999). Parental influence on children’s cognitive and affective responses to competitive soccer participation. Pediatric Exercise Science, 11, 44–62.

Bortoli, L. e Robazza, C. (2004). Il clima motivazionale nello sport. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 1, 9-16.

Chan, D. K., Lonsdale, C., & Fung, H. H. (2012). Influences of coaches, parents, and peers on the motivational patterns of child and adolescent athletes. Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports, 22(4), 558–568.

Deci, E. L., & Ryan, R. M. (2000). The “what” and “why” of goal pursuits: Human needs and the self-determination of behavior. Psychological Inquiry, 11(4), 227–268.

Nicholls, J. G. (1984). Achievement motivation: Conceptions of ability, subjective experience, task choice, and performance. Psychological Review, 91(3), 328–346.

O’Rourke, D. J., Smith, R. E., Smoll, F. L., & Cumming, S. P. (2013). Parent-initiated motivational climate and young athletes intrinsic-extrinsic motivation: Cross-sectional and longitudinal relations. Journal of Child and Adolescent Behaviour, 1(2).

O’Rourke, D. J., Smith, R. E., Smoll, F. L., & Cumming, S. P. (2014). Relations of parent- and coach-initiated motivational climates to young athletes’ self-esteem, performance anxiety, and autonomous motivation: Who is more influential? Journal of Applied Sport Psychology, 26(4), 395–408.

Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2017). Self-determination theory: Basic psychological needs in motivation, development, and wellness. Guilford Publications.


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